Le regioni del mondo con i ghiacciai più piccoli, fra le quali l'Europa Centrale, sono destinate a perdere più dell'80% della loro attuale massa di ghiaccio nel 2100".

"Gli oceani si sono riscaldati senza interruzione dal 1970 e hanno assorbito più del 90% del calore

in eccesso del sistema climatico.

Ancora: "Dal 1993, il tasso del riscaldamento dell'oceano è più che raddoppiato e il livello medio del mare sta salendo con una accelerazione nei decenni recenti a causa dell'aumento dei tassi di perdita di ghiacci della Groenlandia e dell'Antartide".

Risultato: il mondo potrebbe in pochi decenni affrontare, nella migliore delle ipotesi, un aumento del livello del mare di 43 centimetri, mentre nella peggiore l'aumento sarebbe di ben 84 centimetri, con tutte le conseguenze catastrofiche del caso (anche per la Sardegna).

Sono alcuni dati e scenari messi nero su bianco nell'ultimo rapporto dell'Ipcc, il comitato scientifico delle Nazioni Unite, intitolato "Oceano e criosfera in un clima che cambia" e diffuso questa mattina.

Previsioni apocalittiche sul futuro del Pianeta a causa degli effetti devastanti dell'inquinamento e del riscaldamento globale.

Osservati speciali sono i ghiacci, una delle spie della salute della Terra. E, come nel caso del Planpincieux, sul Monte Bianco, non c'è affatto da stare allegri.

"Dalla metà del Ventesimo secolo secolo - scrive l'Ipcc - la riduzione della criosfera nell'Artico e nelle aree di alta montagna ha portato a impatti in gran parte negativi su sicurezza alimentare, risorse idriche, qualità del'acqua, mezzi di sussistenza, salute e benessere, infrastrutture, trasporti, turismo e tempo libero, specie per le popolazioni indigene".

Inoltre, "lo scioglimento dei ghiacciai e del permafrost sulla terraferma e il riscaldamento dei mari hanno modificato gli ecosistemi marini, costieri e terrestri, modificando la vegetazione e costringendo gli animali

a spostarsi".

Il futuro, sottolinea il comitato, rischia dunque di essere nero, se non si corre al più presto ai ripari, come sostenuto ormai a gran voce da milioni di attivisti in tutto il mondo, che hanno deciso di rispondere all'appello della giovane Greta Thunberg, impegnandosi in prima persona per cambiare le cose e per chiedere ai governi di invertire la tendenza.

"I cambiamenti climatici - spiega ancora Ipcc - causeranno - frequenti inondazioni, innalzamento del livello del mare, grave perdita di ghiacciai e scongelamento del permafrost". E le conseguenze saranno peggiori con l'aumento più rapido delle temperature".

Proprio per questo, conclude il rapporto, "i governi devono adottare misure "urgenti e ambiziose" per ridurre le emissioni.

(Unioneonline/l.f.)

ALLARME SUL MONTE BIANCO:

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