Sarebbe dovuto essere pronto prima di luglio di un anno fa, ma Iglesias non ha ancora il nuovo appalto che regola i servizi come la raccolta differenziata.

È il più costoso del Municipio: dai 5 milioni iniziali, dal 2014 è circa tre milioni di euro l'anno. Ha introdotto una rivoluzione, sfida che gli iglesienti hanno vinto diventando uno dei primi Comuni ricicloni.

Era partito nel 2012 e, sulla carta, aveva stabilito tutto per rendere la città uno specchio come primo biglietto da visita per il turismo.

Tuttavia qualcosa non ha funzionato: è stata più una serie di gaffe che hanno portato Iglesias ad avere bisogno di una disinfestazione (eseguita all'improvviso) e il Centro direzionale ad affidare il controllo del contratto a un direttore esterno pagato extra.

"Volere un nuovo appalto - spiega Gian Marco Eltrudis (Piazza Sella) - è un'azione forzata e la scelta meno opportuna per la città: consumerà energie e risorse. Se si fosse lavorato dall'inizio sarebbe bastato aggiornare il contratto alle esigenze attuali e procedere col previsto rinnovo. Alla fine i tempi sono gli stessi, è passato oltre un anno e ne passerà ancora un altro prima della fine della gara che sarà un bando europeo".

L'attesa è lunga. "Del nuovo appalto - chiarisce Alberto Cacciarru (Pci) - non si sa ancora nulla, nonostante le linee guida siano state votate a giugno, già ampiamente fuori tempo massimo. Sono impegnati a organizzare manifestazioni".

Per il sindaco Emilio Gariazzo è quasi al via. "Manca l'ultimo passaggio in Giunta previsto per la settimana entrante. Il percorso è stato lungo anche per le novità tecniche introdotte".

Fissa il livello di differenziata all'80 percento. "Ora - conferma l'assessore all'Ambiente Francesco Melis - abbiamo una media del 70. L'appalto è strutturato per arrivare a una tariffa puntuale". Cioè pagare solo per i rifiuti prodotti. Mezzi e utenza saranno monitorati costantemente.

"Ogni persona avrà un suo codice. A breve i cittadini riceveranno una lettera con aggiornamenti".
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