"Non cerchiamo colpevoli ma soltanto la verità. Mia figlia e mio marito sono morti in un modo assurdo e noi chiediamo che ogni pista venga battuta, anche quella che può sembrare meno probabile".

Lina Eremita è la madre di Valentina Murgia e la moglie di Marco, figlia e padre morti dopo il presunto naufragio della loro imbarcazione.

Già, presunto, perché la barca che potrebbe fornire le risposte che Lina e sua figlia Morena aspettano non è stata ancora trovata: "Ci dicono che l'ipotesi più accreditata sia quella dell'incidente ma fino a che la barca di mio marito non salterà fuori per noi tutte le ipotesi sono valide, anche quella di un soccorso a terzi finito nel peggiore dei modi. Certo, può essere affondata, ma per quanto ne sappiamo potrebbe essere ovunque, anche arenata in zone non ancora battute. Non voglio accusare nessuno - dice Lina in un accorato appello - ma chiedo che si faccia l’autopsia sul corpo di mio marito che presentava delle lesioni e chiedo che le ricerche della barca, di cui ora forniamo un'immagine più recente, vadano oltre il golfo di Palmas, fino a Pula, Sarroch, Capo Spartivento, Malfatano o ovunque possa essere eventualmente approdata. Il telefono di Valentina ha perso il segnale da quelle parti. Chiediamo a chiunque possa fornire notizie o pensi di averla vista di contattare immediatamente la Capitaneria di porto o le forze dell'ordine della zona".

Tutti i dettagli dell'intervista su L'Unione Sarda domani in edicola 

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