È di oltre 2 miliardi di euro il totale dei danni provocati alle coltivazioni e agli allevamenti dalla siccità quest'anno.

Il bilancio, stilato dalla Coldiretti, parla di uno dei periodi più caldi da oltre 200 anni: in Sardegna, nel Sulcis-Iglesiente, sono più di 4mila le aziende rimaste praticamente senz'acqua, anche a causa degli incendi.

Nell'Isola le produzioni sono stimate in calo del 40 per cento e 120 milioni sono le perdite in tutti i settori agricoli.

Senza pascoli, gli allevatori hanno raccolto la metà del fieno e devono sopportare il drammatico calo della produzione di latte; anche il settore della raccolta del grano è in flessione con un meno 25 per cento.

Nel resto d'Italia i dati non sono più confortanti, con il lago di Garda che registra un 34,4 per cento di riempimento del volume, mentre il Po, il più grande fiume italiano, al Ponte della Becca nel Pavese raggiunge 3,5 metri sotto lo zero idrometrico.

Sempre più difficile, poi, ricorrere all'irrigazione di soccorso per salvare le produzioni e per dissetare gli animali.

In Lombardia, per esempio, le perdite provocate dalla siccità raggiungono i 90 milioni di euro, in Umbria 60 milioni, nel Lazio tra i 90 e i 110 milioni.

(Redazione Online/s.s.)

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