Mentre il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti invita a "non creare allarmismi nella popolazione", a cantare il de profundis per lo stato in cui versa l'agricoltura italiana ci ha pensato la Coldiretti, che ha stimato in due miliardi le perdite provocate alle coltivazioni e agli allevamenti dalla siccità.

L'associazione ha snocciolato dati che fotografano alla perfezione lo stato idrico sul territorio nazionale, dove circa i 2/3 dei campi coltivati sono senz'acqua.

Le produzioni di ortaggi, frutta, cereali, pomodoro, vigneti e uliveti compresi, sono in ginocchio. Manca anche il fieno per alimentare gli animali, tanto che la produzione di latte è diminuita del 15%.

Da nord a sud sono almeno 10 le regioni che stanno per chiedere lo stato di calamità naturale al ministero per le Politiche Agricole.

Con lo stato di calamità scattano automaticamente la sospensione delle rate dei mutui bancari delle imprese agricole e il blocco del versamento dei contributi assistenziali e previdenziali.

ROMA - Particolarmente critica la situazione nella Capitale, dove il governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha ordinato la sospensione dei prelievi dal lago di Bracciano, i cui livelli sono ai minimi storici e "minano l'ecosistema", secondo Legambiente. Un provvedimento, quello del governatore, che di fatto costringe Acea a razionare l'acqua per un milione e mezzo di romani.

MARTINA - Il ministro per le Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina ha reso note le misure già prese dal governo: attivazione del fondo di solidarietà nazionale, aumento degli anticipi dei fondi europei, 700 milioni per rafforzare e aumentare l'efficienza delle infrastrutture irrigue. "Siamo in campo per tutelare i produttori agricoli che stanno subendo danni dalla siccità di queste settimane, e siamo pronti a collaborare con le Regioni nel censimento dei danni e nella verifica delle condizioni per dichiarare lo stato di calamità", ha dichiarato il ministro.

(Redazione Online/L)

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