Ancora disagi e malcontento per l'emergenza idrica che a Domusnovas tiene banco da ormai 13 mesi. Nonostante, infatti, gli ultimi, rassicuranti annunci da parte del Comune la strada per uscire dall'incubo sembra ancora essere in salita.

La qualità dell'acqua è buona e da tre giorni si sta immettendo acqua potabilizzata nella rete di distribuzione ma i necessari riempimenti in notturna delle vasche del potabilizzatore non bastano ad erogare poi acqua a sufficiente pressione in tutte le zone del paese.

Il sit in di protesta alla grotta di San Giovanni di un centinaio di cittadini (foto Simone Farris)
Il sit in di protesta alla grotta di San Giovanni di un centinaio di cittadini (foto Simone Farris)
Il sit in di protesta alla grotta di San Giovanni di un centinaio di cittadini (foto Simone Farris)

Disponendo poi di un'unica condotta i riempimenti notturni del potabilizzatore (servono 10 ore) causano cali di pressione e mancanza d'acqua (con relativi disagi anche dovuti alle poche informazioni in merito) in varie zone del paese. "Stiamo regolando i manometri per uniformare lo stesso livello di pressione in tutto il paese, non è un'operazione semplice" spiega il sindaco Massimo Ventura.

Nell'abitato continuano proteste e richieste di avere acqua potabile (foto Simone Farris)
Nell'abitato continuano proteste e richieste di avere acqua potabile (foto Simone Farris)
Nell'abitato continuano proteste e richieste di avere acqua potabile (foto Simone Farris)

Il problema è anche la rete di distribuzione colabrodo e nonostante ogni giorno si produca acqua 5 volte superiore al fabbisogno di paese (ogni ora escono dal potabilizzatore 190 metri cubi) questa non sembra bastare. "Per la rete di distribuzione abbiamo pronti 400mila euro di fondi regionali e abbiamo già chiesto vari preventivi" dice Ventura che auspica per la prossima settimana di "poter finalmente revocare l'ordinanza di divieto".
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