Si registrano ancora vibranti proteste per l'acqua torbida in varie abitazioni del rione Cracchera e nella zona 167 del paese ma domani l'attesa per risolvere l'emergenza idrica che si protrae da oltre un anno dovrebbe avere finalmente conclusione: dopo una serrata dell'acqua, prevista dalle 9 alle 15, entrerà definitivamente in funzione il potabilizzatore comunale e si potrà revocare l'ordinanza di divieto.

Dopo infinite lungaggini e vari annunci a vuoto sull'azionamento della grande struttura sita nei pressi della grotta di San Giovanni c'è grande attesa dunque per la definitiva entrata in funzione dello strumento attivato dal Comune dopo grandi lavori, attese e una spesa di 200 mila euro.

"Ci siamo - sospira il sindaco Massimo Ventura - lunedì l'Azienda per la Tutela della Salute ci ha autorizzato ad immettere acqua potabilizzata nelle rete di ditribuzione: il potabilizzatore risolverà i problemi di torbidità e potremo finalmente chiudere questo capitolo".

La serrata dell'acqua prevista domani è funzionale al riempimento delle vasche di accumulo del potabilizzatore: una volta colme la struttura provvederà a sanificare l'acqua che verrà poi distribuita dalla rete.

Intanto il sindaco annuncia di avere dato mandato agli avvocati di stabilire se le cause del lunghissimo fenomeno di torbidità siano da addebitare tutte alla natura o se ci siano eventuali responsabilità di terzi per alcuni cantieri di bonifica mineraria che potrebbero aver interessato la falda acquifera. Il lavoro dei legali mira ad un'eventuale accertamento e alla conseguente rischiesta di salatissimi indennizzi.
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