Arriveranno molto presto le autobotti a Domusnovas ed erogheranno acqua fornita (non gratis) da Abbanoa. Una beffa per il Comune simbolo dell'autonomia idrica (grazie alle sue sorgenti e alla battaglia condotta a suo tempo per restare autonomo) al di fuori dell'ambito del gestore idrico regionale ma anche un obbligo vista la perdurante situazione di torbidità dell'acqua che si protrae da marzo e alla quale si è aggiunta oggi anche la nuova diagnosi di non potabilità.

Infatti, a seguito dei campionamenti effettuati lunedì l'Ats, tramite il Dipartimento di Prevenzione Sian, ha accertato che i livelli di torbidità dell'acqua distribuita dalla rete cittadina non ne rendono conforme l'uso ai fini potabili.

Il sindaco Massimo Ventura ha dovuto immediatamente emettere un'apposita ordinanza di divieto di consumo. Eppure nell'infuocata assemblea pubblica di lunedì, convocata proprio per fare il punto sui problemi idrici, lo stesso primo cittadino ha rassicurato più volte l'assise ribadendo che la torbidità non equivalesse alla non potabilità. "Avevo ragione a sconsigliare l'uso dell'acqua con la mia nota del 12 aprile anche senza il conforto delle analisi da parte degli Enti preposti" osserva oggi Ventura.

Ora, giocoforza, il sindaco è costretto a sveltire le pratiche per il ricorso alle autobotti già deciso nella seduta di lunedì. "Compreremo l'acqua da Abbanoa - annuncia - ma saremo noi a doverla distribuire con le autobotti e per questo ci siamo subito attivati". Data l'urgenza i mezzi dovrebbero essere disponibili in pochi giorni.

La cabina sorgente che approvvigiona Domusnovas (foto L'Unione Sarda - Farris)
La cabina sorgente che approvvigiona Domusnovas (foto L'Unione Sarda - Farris)
La cabina sorgente che approvvigiona Domusnovas (foto L'Unione Sarda - Farris)

I problemi idrici e le necessarie contromisure (gli onerosi interventi al potabilizzatore) avranno però un costo che potrebbe pesare nella bolletta. "Cercheremo di scongiurarlo - dice il sindaco - eseguendo i lavori in economia con fondi della DomusAcqua ma le previsioni di spesa sono purtroppo molto alte".

La minoranza consiliare, già fortemente polemica per la mancanza di dati sui controlli idrici e per la gestione dell'intera situazione, è in fibrillazione: "Avevamo ragione a dubitare delle spiegazioni ricevute finora - afferma Fabrizio Saba - ora ci aspettiamo che il sindaco agisca subito senza tergiversare e, soprattutto, fornisca tutte le analisi, anche quelle passate che non abbiamo mai potuto analizzare. Il dubbio è che l'acqua fosse non potabile anche prima di oggi e un sindaco che ha a cuore la salute pubblica si sarebbe dovuto preoccupare di chiedere immediate verifiche".
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