I carabinieri hanno arrestato il padre-orco di Nuxis.

Finirà di scontare in carcere la sua condanna, confermata dalla Corte di Cassazione, per violenza sessuale nei confronti della figlia.

Era stato assolto dall'accusa di omicidio aggravato nel processo d'appello-bis ma la Corte cagliaritana lo aveva ritenuto responsabile delle violenze perpetrate ai danni della figlia (ma non di aver barbaramente ucciso il bambino nato da quel rapporto incestuoso e trovato morto sotto un ponte nel 1996).

La pena era stata perciò ridotta da venti a undici anni.

Al momento era ai domiciliari, ora terminerà di scontare la condanna (poco più di 7 anni) in carcere. L'allarme scattò il 25 febbraio 1996 quando un automobilista notò il corpo di un neonato abbandonato tra i rifiuti, sotto a un cavalcavia all'entrata di Siliqua.

Le analisi dissero che il bambino era nato vivo e in buone condizioni di salute.

Fu battezzato con il nome di Giorgio e sepolto nel cimitero del paese, la sua morte rimase un mistero per circa 15 anni, poi le indagini rivelarono una drammatica vicenda che portò alla famiglia di Nuxis. Si scoprì che il bambino era il frutto di un incesto.
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