Non bastava il cumulo delle 8 mensilità arretrate (tra pendenze del 2016 e del 2017), è slittato anche il pagamento dello stipendio corrente di febbraio (doveva essere erogato il 20 marzo) e l'azienda fa sapere che potrebbe volerci ancora tempo.

"Solo nel pomeriggio di ieri - scrive Aias in una nota diramata ai dipendenti e per conoscenza anche all'Azienda per la Tutela della Salute - ci è stato comunicato il prosieguo del servizio di tesoreria con il Banco di Sardegna scaduto il 28 febbraio. Pertanto avvieremo subito la procedura per il pagamento degli stipendi e sarà nostra cura comunicarvi nei prossimi giorni la data del pagamento".

Sarà dunque una Pasqua amara per i lavoratori Aias.

L'Unione Sindacale di Base si prepara ad una nuova protesta: "Si tratterà di una Pasqua all'insegna delle ristrettezze economiche come già accaduto per Natale e per le feste precedenti - osserva il coordinatore regionale Savatore Drago che si scaglia ancora contro le Istituzioni -. La cosa che più fa adirare è l'indifferenza con cui questo avviene e il fatto che la politica regionale permetta ad un'azienda grande come l'Aias (43 sedi e 1300 dipendenti nell'isola) di scaricare il proprio rischio d'impresa sui lavoratori".

La mancanza di risposte ai tanti quesiti posti e il silenzio piombato anche sulle nuove convenzioni (si lavora in deroga con quelle del 2017) tra sistema sanitario ed operatori privati porta l'Usb a minacciare "una nuova e grande mobilitazione per ottenere il rispetto della dignità dei lavoratori".

LA VICENDA:

© Riproduzione riservata