Quest’estate solo 5 elicotteri, sui 14 chiesti dalla Regione, saranno a disposizione del Corpo forestale nella lotta agli incendi boschivi. Martedì 19 marzo, alle 12, nelle Torri di viale Trento, a Cagliari, sono state aperte buste della nuova competizione.

Dei cinque lotti triennali (dal 2024 al 2026) per il servizio aereo, solo due sono stati aggiudicati: il lotto 3 per tre elicotteri per le basi di Anela, Farcana e Pula è stato aggiudicato alla società salernitana “E+S Air”, mentre il lotto 5 per due mezzi nella base di Villasalto è stato assegnato alla piemontese “Eliossola”. Gli altri tre lotti sono stati snobbati dalle compagnie aeree. A vuoto è andato il lotto 1 per il Super Puma di Fenosu; il lotto 2 per 4 elicotteri da schierare nella basi di Limbara, Alà dei Sardi, Fenosu e Marganai; il lotto 4 per 3 mezzi per le basi di San Cosimo, Bosa e Sorgono.

Che qualcosa non funzioni, quasi un cortocircuito, tra chi deve indicare i requisiti tecnici della gara e chi deve aggiudicarla sembra palese. Il bis al flop del 6 gennaio del Corpo forestale è andato in scena il 28 febbraio quando è scaduta la procedura da 10,5 milioni di euro (Iva esclusa) per la ricerca di un Erickson S-64 Air Crane attrezzato per lo spegnimento dei roghi, da parte della Protezione civile – Servizio superamento emergenze. Anche questo un fallimento annunciato e facilmente prevedibile. Questi elicotteri hanno un’enorme capacità di carico (9.000 litri d’acqua) ma sono particolarmente lenti e costosi. Solo per il trasferimento dall’Oregon sono necessari 600.000 euro per l’andata e altrettanti per il ritorno; hanno un’autonomia di due ore e costano 100.000 euro al giorno, con minimo di 150 giorni di impiego garantiti all’anno. Non una gara pubblica, ma un “Avviso esplorativo per manifestazione di interesse per il noleggio triennale comprensivo dei servizi di pilotaggio e manutenzione” dove però non erano indicati né le ore di volo, né i periodi di impiego. Nessuno ha partecipato al bando “al buio” dove le compagnie aeree non hanno avuto la possibilità di quantificare i margini. Ora la palla passa nuovamente nelle mani della Crc che dovrà rielaborare la procedura, anche se la forbice tra lo stanziamento e il mercato sembra incolmabile.

Un’altra grave incognita pende sella campagna antincendi. La Regione non avrebbe ottenuto le certificazioni per l’adeguamento stabilito dall’Enac sulle piazzole per gli elicotteri. Senza il nulla osta dell’Ente nazionale per l’aviazione civile sono consentiti solo 50 decolli e 50 atterraggi all’anno. Un numero veramente esiguo, per basi che in piena stagione registrano decine di movimenti al giorno.

La Regione, dopo le due gare deserte del 6 gennaio (Corpo forestale, 13 mezzi) e del 28 febbraio (Protezione civile, un elicottero), era corsa ai ripari diminuendo il numero di velivoli per ogni lotto, cosicché anche le compagnie più piccole potessero partecipare. Una soluzione che non ha dato i risultati previsti, negli uffici della “Centrale regionale di committenza” (Crc) sono arrivate solo offerte separate di due società diverse. Un insuccesso che ha scatenato una “guerra” tra le direzioni del Corpo forestale e della Centrale di committenza che si accusano a vicenda. Nessuno vuole rimanere con il cerino in mano in un momento “caldo” non solo dal punto di vista dei roghi ma, soprattutto, da quello politico, con l’insediamento Giunta guidata da Alessandra Todde e i conseguenti avvicendamenti dei vertici delle stanze dei bottoni.

Riccardo Porcu è il direttore generale della Crc. «Non spetta a noi stabilire la base d’asta e i requisiti tecnici di gara», premette. «Ci limitiamo a indire e aggiudicare una gara elaborata dal committente che, in questo caso, è il Corpo forestale». Porcu prende le distanze dalle scelte sulla campagna antincendio. «Abbiamo operato in qualità di stazione appaltante su delega priva, pertanto, di ogni margine di intervento su aspetti e circostanze afferenti il merito del servizio oggetto di gara», scrive in una nota inviata al Corpo forestale. «Come noto, infatti, la Crc opera su delega e, conseguentemente, recepisce gli elementi e le prescrizioni tecniche comunicate dall’Amministrazione delegante. Alla luce di quanto sopra, e delle descritte problematiche, si chiede di conoscere quali siano gli intendimenti per il futuro di Codesta Direzione relativamente all’affidamento dei servizi in oggetto». Porcu chiude la lettera con un invito polemico auspicando che «le nostre Direzioni sapranno collaborare per sostenere il rispettivo operato così da impedire la diffusione di notizie strumentali riguardo a presunte inefficienze da parte della Crc».

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