Soldati dell’Idf in vacanza in Sardegna, è polemica: «C’è un accordo tra Italia e Israele?»
Dopo M5s, anche Avs chiede chiarezza: «Il governo venga a riferire in Parlamento». Ieri un’altra manifestazione degli attivisti davanti al resort che ospita i militariIl presidio degli attivisti davanti al resort a Santa Teresa Gallura
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C’è un accordo tra Italia e Israele per ospitare i soldati dell’Idf in vacanza sulle spiagge della Sardegna?
Scoppia la polemica sulla presenza di centinaia di militari israeliani nell’Isola e nelle Marche, per un periodo di “decompressione” dopo il servizio svolto a Gaza. E mentre continuano i presidi dei ProPal davanti al resort a cinque stelle di Baia Santa Reparata (Santa Teresa Gallura) che ospita i militari, aumentano anche le richieste di chiarimenti al governo Meloni.
Ieri nessun esponente del governo ha rilasciato dichiarazioni o comunicati informali, ma una dichiarazione che Ansa attribuisce a “fonti informate” di fatto conferma che gli israeliani giunti in vacanza sono militari: «I soldati dell’Idf in vacanza in Italia sono tutelati perché considerati obiettivi sensibili in considerazione della guerra a Gaza e delle proteste pro Palestina».
E dopo il Movimento 5 Stelle, ora chiede chiarezza anche Avs: «Ho presentato un’interrogazione ai ministri della Difesa e dell’Interno perché chiariscano quanto sta accadendo», dichiara la deputata sarda Francesca Ghirra. «Nessuno conferma che si tratti di soldati dell'Idf, ma il presidio delle forze dell'ordine davanti alla prestigiosa struttura alberghiera fa pensare che le preoccupazioni degli attivisti di Lungoni per la Palestina siano fondate. Il Governo italiano non fa nulla per fermare i crimini di guerra di Israele in Palestina, sarebbe molto grave se avesse stretto accordi con Netanyahu per far alloggiare i suoi soldati nei nostri territori, per di più in strutture alberghiere aperte al pubblico».
La parlamentare ricorda che «Meloni e Crosetto si rifiutano di riconoscere lo Stato di Palestina, non ammettono che è in atto un genocidio e si limitano costantemente a ipocrite frasi di circostanza». E ora si chiede se «il loro servilismo li ha portati persino a siglare accordi con un criminale di guerra come Netanyahu e quali autorità si siano macchiate di questa responsabilità».
Chiede anche quali siano i «costi economici» di questo presunto accordo, «anche in considerazione delle attività di sorveglianza delle forze di polizia italiane in prossimità delle strutture alberghiere ospitanti».
Chiede chiarezza anche Angelo Bonelli, che definisce «vergognoso» che i soldati israeliani vengano ospitati in Italia, «ennesimo capitolo di una complicità politica e morale che non possiamo più tollerare». «Il governo – incalza il deputato – deve chiarire immediatamente: esiste un accordo formale o informale con Israele per ospitare questi militari? Chi ha autorizzato e organizzato la loro permanenza sul nostro territorio?».
«C'è un punto etico e politico che non può essere ignorato», secondo Bonelli. «Da una parte apriamo i nostri ospedali ai bambini palestinesi feriti dalle bombe, dall'altra apriamo le porte dei resort italiani ai soldati che quelle bombe le sganciano. È la rappresentazione plastica della vergogna e della doppia morale di questo governo».
Il deputato conclude annunciando un’interpellanza urgente affinché il governo riferisca in Parlamento: «Presidente Meloni, Ministro Tajani: potete spiegare questa assurda vicenda e dire chiaramente da che parte sta l'Italia, se con le vittime o con i carnefici?».
(Unioneonline)