Quasi 12.500. Tanti sono in Italia gli immobili confiscati alla mafia in gestione all'ANBSC, l'Agenzia nazionale istituita per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata.

Al totale (il dato è di luglio) si aggiungono altre 130mila unità, di cui circa 17mila classificate come sequestrate, 52.010 come confiscate e 23.692 beni destinabili, ovvero confiscati con sentenza definitiva ma che sono ancora in attesa di destinazione.

Si tratta di immobili tornati alla ribalta delle cronache perché al centro dell'ultima idea del Viminale per la ricollocazione delle persone e delle famiglie - italiane o immigrate - sgomberate dagli edifici pubblici occupati illegalmente.

Il progetto è ancora in fase di studio, ma il ministero guidato da Marco Minniti avrebbe già iniziato a censire le disponibilità.

Gli edifici (il patrimonio è composto da 11.604 immobili e 876 imprese) più numerosi sono in Sicilia (4.373), seguono la Campania (2.335), la Calabria (2.198) e Lazio (1.130).

Quanto alla Sardegna, l'agenzia ha attualmente in gestione 127 immobili, mentre ne risultano già assegnati a enti e associazioni 102.

Il Comune con il più alto numero di immobili confiscati in Italia è Palermo: oltre 1.700.

(Redazione Online/l.f.)

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