Sempre meno medici in Sardegna: territori sguarniti e salute a rischio
La morte del 46enne di Aritzo scuote la sanità nell’Isola: oltre 400 le sedi carenti e 400mila i cittadini scopertiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Mancano i medici di medicina generale, mancano le guardie mediche, chiudono nel weekend i Pronto soccorso dei presìdi periferici, non ci sono le case e gli ospedali di comunità: il territorio è sguarnito. Il servizio sanitario non è capace di proteggere i cittadini. E spesso neppure gli operatori. Nessuno può dire se il povero 46enne di Aritzo si sarebbe salvato se avesse ricevuto immediatamente l'assistenza che non ha trovato in paese nel momento in cui è stato male, certo è che un centro di 1300 anime tra i monti privo delle cure di base (uno dei tanti nell'Isola) è un fatto che spaventa. Succede in Barbagia e nel Sulcis, nell'Oristanese e in Gallura: sono oltre 400 le "sedi carenti", i sardi scoperti sono circa 400mila.
L'emergenza è data dal mix del calo dei camici bianchi, da un'età media elevata, e dalla fuga dei giovani. In dieci anni in Sardegna i medici specialisti sono diminuiti del 4,32% (da 4.255 a 4.071); i medici di medicina generale del 16% (da 1.147 a 961, passando da un rapporto di 0,82 a 0,70 ogni mille abitanti), i pediatri si sono ridotti del 25% (da 187 a 140).
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