Sei anni di carcere al "pugile dell'Isis": decisiva la denuncia di una sarda
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È stato condannato a sei anni il pugile arrestato nel 2016 con l'accusa di terrorismo internazionale.
Abderrahim Moutaharrik, campione di kickboxing marocchino residente a Varese, era stato fermato assieme alla moglie (per la quale sono stati stabiliti cinque anni di reclusione) prima di partire per la Siria con i due bambini di 2 e 4 anni.
I due erano sospettati di fare parte di un gruppo di jihadisti in Italia e di progettare attentati terroristici nel nostro Paese, in particolare contro la Città del Vaticano e l'ambasciata di Israele.
In carcere sono finiti altri due marocchini, Abderrahmane Khachia e Wafa Koraichi. Quest'ultima era la cognata di una foreign fighter italiana, Alice Brignoli che, con il marito e i loro figli, ha lasciato Bulciago, in provincia di Lecco, per unirsi all'Isis.
Decisiva nelle indagini è stata la mamma della Brignoli: Fabienne Schirru, di origini sarde, aveva denunciato la figlia permettendo alle forze dell'ordine di scoprire i collegamenti tra la cellula in Italia e la coppia fuggita in Siria.