«Si può fare di più». Parole pronunciate da Alessandra Todde, presidente della Regione, ieri nel confronto con i consiglieri della Città Metropolitana nel Palazzo della Provincia a Sassari. «Bisogna trovare - afferma in Sala Sciuti la governatrice - un modo comune per avere una progettualità più spinta».

Todde conferma l’attenzione per il nord-ovest su cui si stanno investendo 500 milioni sui tanti temi critici, dalla sanità all’acqua al settore nautico. «Il consorzio industriale - riferisce su quest’ultimo punto - può beneficiare del fatto che a Olbia ormai si è arrivati a esaurimento».

La discussione è stata preceduta da Giuseppe Mascia, sindaco metropolitano, che ha chiesto un aumento del Fondo unico e lo stop al prelievo forzoso da parte del governo centrale. Sulla prima voce si rimarcano le spese in crescita ogni anno del 10/12% per i vari settori, tema trasversale ai comuni e anche alla Città Metropolitana.

I vari sindaci si sono soffermati sul mancato accrescimento del Fondo di coesione, sul bisogno di far ripartire i cantieri Lavoras, dello stato delle strade, della necessità di un Fondo unico per le progettazioni e del problema acqua che sta mettendo le comunità in ginocchio e sul fatto che gli amministratori locali stanno passando per capri espiatori. «Ci stiamo dotando di tante pianificazioni perché è un modo strutturato per confrontarsi - dice Todde - Abbiamo dato 60 milioni di euro per la viabilità del nord-ovest».

La governatrice si sofferma sulle lentezze della macchina burocratica e non solo. «Abbiamo concluso un accordo coi medici di famiglia dopo 13 anni. Facciamoci delle domande se ci vuole così tanto».

Per quanto riguarda Lavoras Todde annuncia che i cantieri verranno rifinanziati nel gennaio 2026, ricorda gli investimenti fatti grazie al Pnrr per risolvere le criticità legate all’acqua, riferendo la gestione, a suo dire, da “carrozzone” del passato. «Mi aspetto da voi un elenco della spesa già dal prossimo consiglio metropolitano», conclude.

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