Sassari, zona rossa Covid della Sardegna. Con i numeri simili, e qualche volta superiori, a quelli delle città italiane più colpite dal virus. Lo dicono numeri e percentuali dell'Istat, che ha pubblicato i dati sull'andamento dei decessi, con una comparazione del primo quadrimestre 2020, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I numeri descrivono il tragico paradosso di un Isola che ha superato (almeno per ora) l'emergenza pandemica con numeri contenuti, ma al suo interno ha una città, Sassari, dove il Covid-19 ha colpito duramente gli ottantenni, dentro gli ospedali e nella case di riposo, dove avrebbero dovuto essere curati e protetti. Se si considera la media dei decessi annui nel periodo 2015 - 2019 e la si raffronta al primo quadrimestre del 2020 per la fascia di età delle persone con più di 85 anni, si registra un più 61 per cento. L'Istat, comparando il primo quadrimestre di quest'anno allo stesso periodo del 2019, segnala per Sassari un aumento di decessi che interessa soprattutto le fasce di età 74 - 84 anni e oltre 85 anni.

Tragico primato

Considerando il dato complessivo, la città di Sassari nel 2019 ha avuto 436 persone decedute, quest'anno 505. Il dato di Cagliari è questo, 685 decessi nel primo quadrimestre 2019, 572 nello stesso periodo del 2020. Il raffronto rende molto bene la portata del caso Sassari. E i dati sono ancora più chiari se si restringe il campo, considerando il periodo che va dal primo marzo al 30 aprile solo per la fascia di età degli over 65: 190 decessi nel 2019, 259 nel 2020. Raffrontando le percentuali dei decessi delle persone anziane nel 2020 con le medie del periodo 2015 - 2019, si scopre che Sassari ha dati superiori a città duramente colpite dalla pandemia, come Bologna o Torino. Anche dentro la sua provincia, Sassari è un caso unico. Il conto lo hanno pagato i più deboli negli ospedali e nelle strutture dove forse si attendevano la protezione maggiore. I dati dell'Istat confermano la denuncia fatta su L'Unione Sarda da Paolo Maninchedda: a Sassari, le persone anziane sono state decimate dal Covid-19 e la pandemia ha numeri che mettono la città sarda nell'elenco delle comunità più colpite dal Covid a livello nazionale.

Gallus: problema contagi

Dice Domenico Gallus, presidente della Comissione Sanità del Consiglio regionale: «I dati dell'Istat sono in linea con quanto ci aspettavamo. I numeri della Sardegna sono contenuti e dico, anche in prospettiva, che è stata determinante la chiusura voluta da questa giunta. Abbiamo zone della Sardegna dove il numero dei decessi nel 2020 è inferiore rispetto allo scorso anno. Poi c'è il caso di Sassari. E qui torniamo a tematiche che segnalo da tempo. Il problema sono le modalità del contagio e i luoghi dove si sono registrati la maggior parte dei casi». La consigliera regionale dei 5Stelle, Desirè Manca, il 21 marzo scorso, era intervenuta per la prima volta sulla questione: «Già da allora la linea era tracciata, l'80 per cento dei contagi è nella provincia di Sassari. Abbiamo chiesto alla giunta regionale di istituire una commissione di studio per capire che cosa è successo a Sassari».

Ganau: riaprire i servizi

Gianfranco Ganau, capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale pone un'altra questione: «Sassari è stata colpita duramente dalla pandemia, adesso una delle cose da fare subito, è ripristinare le prestazioni e i servizi sanitari. Altrimenti quelle percentuali potrebbero aumentare nei prossimi mesi». Per il commissario della Provincia di Sassari, Pietrino Fois, l'andamento dei decessi dice anche altro: «Sassari ha pagato un prezzo altissimo, è vero. Ma la città e la provincia hanno affrontato l'emergenza pandemica e ora ne stanno uscendo. Qui la guerra è stata combattuta ogni giorno». I numeri dell'Istat sono anche sul tavolo del pm Paolo Piras, il magistrato che indaga sull'epidemia che ha ucciso tante persone, negli ospedali e nelle case di riposo di Sassari.

Andrea Busia

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