Stava provando una moto nuova vicino a un garage, quando per motivi ancora da accertare ha perso il controllo del mezzo, finendo per essere sbalzato.

L'impatto è stato devastante, il giovane, 26 anni, che sembra fosse senza casco, è morto sul colpo.

È successo in via Ruffilli, nel quartiere di Sassari2.

Il givane era venuto a Sassari per acquistare una moto nuova. L'ha accesa, un'accelerata, ed è stata tragedia. La moto si è impennata, impazzita, e lui ha perso il controllo, finendo su un pilastro in cemento armato.

Un impatto devastante, che non gli ha lasciato scampo. Una morte assurda, quella di Simone Ogana, di Sennori.

Alle nove, fuori dai garage della palazzina, tanto sgomento e sirene spente, per un dramma già consumato. Il cellulare del padre ha squillato a lungo, quasi un presentimento. Fino a quando uno degli amici non ha risposto. Come mai non risponde, perchè Simone non risponde. Non hanno avuto il coraggio di dirgli la verità, di raccontargli di quel corpo coperto da un lenzuolo. È successo un incidente, gli dicono, ma non hanno il coraggio di proseguire. Poi sono andati dai poliziotti, hanno detto loro la verità, non sono riusciti a dire a un padre che aveva appena perso il suo ragazzo. Per ore dopo l'accaduto sono rimasti accasciati su un gradino, fuori dalla palazzina, in un silenzio angosciante.

SOTTO CHOC - Simone ha sbattuto la testa al pilastro del garage ed è morto sul colpo. Gli amici disperati hanno sperato nel miracolo. Alla centrale del 118 sono arrivate le loro chiamate disperate, ma all'arrivo della Mike, l'ambulanza medicalizzata, tutto era già consumato. Il medico non ha potuto far altro che constatare la morte del ragazzo. Nel frattempo il cellulare di Simone squillava, senza risposta. Uno degli amici, inconsolabile, il primo ad accorrere, ripeteva sotto choc a una signora del palazzo: "Mi è morto in mano, mi è morto in mano".

LO STRAZIO DELLA FAMIGLIA - Davanti alle chiamate senza risposta suol cellulare del figlio, il padre si è agitato. Chiamava uno per uno gli amici, che impietriti non riuscivano a rispondere. Fino a quando sono riusciti a dire: «C'è stato un incidente, vi facciamo sapere tra un po', non vi preoccupate. Sì, sì andiamo in ospedale». Ai poliziotti, accorsi in via Ruffilli, hanno chiesto aiuto, proprio non riuscivano a dire loro cosa era successo. Nel frattempo i genitori erano arrivati a Sassari, al Pronto soccorso. Hanno saputo lì che il figlio era morto.
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