Detenuto assolto dall’accusa di minacce per mancanza di querela.

Già nell'ultima udienza presso il Tribunale di Sassari, l’avvocato della difesa Cinzia Cossu aveva chiesto l'assoluzione dell'imputato a causa della mancanza della condizione di procedibilità.

Il detenuto rinchiuso nel carcere di Bancali per altri reati commessi, era stato accusato di minacce nei confronti di un’agente della polizia penitenziaria, pubblico ufficiale addetto al servizio di sorveglianza, per costringerlo a fare un atto che, secondo la Procura, era contrario ai suoi doveri.

Intimidazioni, come “Ti tiro un pugno in testa”, che avrebbe ricevuto dall’imputato per sollecitare l’intervento del personale alla manutenzione e risolvere un problema alla doccia all’interno della sua cella. Azioni che, al contrario, secondo il giudice Elena Barmina, rientrano nei compiti dell’agente.

Lo stesso poliziotto ha dichiarato, davanti al pm Paola Mannuzza, che i servizi igienici segnalati presentavano delle criticità, quindi ne ha richiesto la riparazione. Il processo è arrivato a conclusione con la sentenza di assoluzione: sulle minacce non è stata presentata alcuna denuncia dalla presunta vittima.  

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