L’ultimo miglio per la riqualificazione del Palaserradimigni a Sassari. Un’opera per cui sono stati investiti circa 13 milioni di euro, dai 4 milioni e 200mila dei Fondi Jessica, quando era sindaco Nicola Sanna, fino ai 9 ottenuti dalla Regione durante l’esecutivo guidato da Nanni Campus.

Stamattina a Palazzo Ducale, in IV Commissione Lavori Pubblici, l’assessore Salvatore Sanna e il rup dell’opera, Francesco Canu, hanno fatto il punto sullo stato dell’arte del palazzetto che, proprio la scorsa settimana, ha fatto registrare un importante step. «La giunta - riferisce Sanna - ha approvato il progetto esecutivo e da settembre partiranno i lavori il cui costo è di 5 milioni di euro».

Si tratterà di interventi destinati in prevalenza alla parte esterna e alle gradinate. Come noto i lavori di ampliamento riguarderanno le tribune laterali, che disporranno di un anello in più, così come per la curva B, con una disposizione a U, allargando gli spazi per i tifosi. Tutto questo aumenterà la capienza dagli attuali 3980 spettatori a poco meno di 6mila

L'assessore Sanna e il rup Canu (Floris)
L'assessore Sanna e il rup Canu (Floris)
L'assessore Sanna e il rup Canu (Floris)

«Verranno rifatti l’impiantistica, l’illuminazione e ci sarà un impianto fotovoltaico. Il parquet sarà nuovo e avremo il riscaldamento radiante dal pavimento come prescritto dalla Lega», dichiara Sanna. Il cuore dell’operazione sarà però lo scoperchiamento del tetto per una nuova copertura, a sezioni circolari, che aumenterà l’altezza della struttura dal parquet al cubo raggiungendo i 12 metri, il che permetterà anche l’omologazione per le partite di pallavolo. «Questi lavori verranno realizzati dopo l’ultima partita in casa della Dinamo, al termine della prossima stagione, in teoria per maggio 2026». Il tutto ha consentito di risparmiare 700mila euro che verranno reimpiegati per altre migliorie. Quanto alle quattro palestre presenti nel complesso, tre sono state riqualificate dalla società Dinamo, che ha in gestione l’impianto, a costo zero per l’amministrazione comunale. «Sul loro futuro utilizzo - precisa l’assessore - bisognerà aspettare il prossimo anno e la conclusione dei lavori».

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