Quella dell'aumento delle tariffe non può essere una battaglia del singolo territorio, o di un solo partito, ma di un'intera Isola. Così si è presentato alla stazione marittima dello scalo di Porto Torres un intero schieramento di politici, rappresentanti delle istituzioni del Consiglio regionale, che privandosi di ogni casacca hanno abbracciato senza colore politico la difesa di un territorio e dei sardi.

Sì, perché l'aumento indiscriminato delle tariffe per le compagnie di navigazione, sia pure per una buona causa come la riduzione delle emissioni in atmosfera con un adeguamento dei sistemi antinquinamento o del cambio di carburante per effetto dell'entrata in vigore della direttiva comunitaria, penalizza ancora una volta la Sardegna per la sua condizione di insularità.

C'erano proprio tutti, mancava invece il primo cittadino di Porto Torres, Sean Wheeler. Al suo posto è giunto più tardi il vicesindaco, Marcello Zirulia, ma nessuna parola è stata detta a difesa di un porto comunque strategico per il territorio e che conta oltre un milione di passeggeri all'anno.

Presenti invece i colleghi pentastellati del primo cittadino, firmatari dell'ordine del giorno che dovrebbe impegnare la giunta ad avviare azioni a tutela dei trasporti marittimi e del turismo dell'Isola e quindi anche dello scalo turritano.

Mariangela Pala
© Riproduzione riservata