"La nostra presenza qui nel porto commerciale di Porto Torres è quella di rimarcare una presa di posizione di questa evenienza che per la Sardegna sarebbe tragica. Una direttiva europea che comporta un aumento delle tariffe da parte delle compagnie di navigazione che dovranno adeguarsi alle norme europee. Per questo abbiamo chiesto l'intervento del Governo centrale e della commissione europea perché consideri la Sardegna una regione diversa rispetto alle altre per la sua insularità".

Così il presidente del consiglio regionale, Michele Pais, intervenuto alla stazione marittima di Porto Torres, insieme a cinque capigruppo regionali e ai rappresentanti delle istituzioni e i sindaci del territorio, per protestare contro l'aumento indiscriminato delle tariffe dovuto all'adeguamento tecnologico delle compagnie di navigazione alle norme europee.

"Un fronte unito necessario su un tema che riguarda la Sardegna. Non siamo contrari alle misure di mitigazione sulle emissioni nocive in atmosfera, però crediamo che questo provvedimento dell'unione europea vada ad incidere pesantemente sui sardi e sull'economia sarda che dipende quasi nella totalità dai trasporti marittimi e aerei". Parole del capogruppo del Partito democratico in Regione, Gianfranco Ganau, intervento alla stazione marittima di Porto Torres per protestare contro la decisione dell'Unione Europea di applicare le norme dell'adegiamento delle compagnie di navigazione ai nuovi sistemi antinquinamento o del cambio del carburante da gasolio a gas.

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