Il Piano urbanistico comunale è ancora fermo al palo dal 19 dicembre 2014, data della sua adozione da parte della ex giunta Scarpa.

Il termine di un anno per l'approvazione del Puc non è stato rispettato e adesso c'è l'ultimatum dalla Regione al Comune di Porto Torres.

L'assessore regionale agli Enti Locali, Quirico Sanna, ha imposto il termine di 60 giorni, un periodo entro il quale deve essere approvato lo strumento urbanistico adottato.

"In caso di inutile decorso assegnato - si legge nel decreto inviato dall'assessorato agli Enti Locali - verrà proposta alla giunta regionale la nomina di un commissario ad acta che provvederà in via sostitutiva".

Il 16 gennaio il sindaco Sean Wheeler si era recato in Regione per trovare una soluzione a seguito dei rischio di un commissariamento, ma il tempo imposto a seguito dell'adozione è stato superato abbondantemente e il nuovo strumento urbanistico è ancora fermo negli uffici comunali.

Come segnalato due mesi fa dal consigliere Massimo Cossu, la sveglia era stata suonata da un avvocato alla segreteria generale del Comune, la quale aveva scritto alla Regione per chiedere se vi fossero gli estremi per l'applicazione del potere sostitutivo in grado di intervenire e portare a termine l'iter del Piano urbanistico comunale.

I tempi sono ormai scaduti e restano pochi giorni per concludere la procedure e portare al vaglio del consiglio comunale lo strumento urbanistico per essere approvato.

Ora l'aut-aut della Regione che, come prevede la legge regionale 9 del 2006, "in caso di ritardo o omissione da parte degli enti locali di atti obbligatori per legge, l'assessore regionale competente per materia, sentito l'ente inadempiente, assegna all'ente stesso un termine di tempo non superiore ai sessanta giorni per provvedere".
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