Nuove indagini sui cellulari degli indagati per l’omicidio di Mario Sedda, il 39enne trovato a Porto Torres con una lama conficcata sul viso la sera del primo aprile del 2021. Il suo corpo era nascosto tra i cespugli nell’area verde all’ingresso della città.

Tre le persone finite sotto inchiesta, due uomini di 32 e 35 anni, assistiti dagli avvocati Marco Palmieri e Luigi Esposito, mentre un terzo, il 20enne che all’epoca dei fatti era minore, è assistito dall’avvocata Alessandra Maria Delrio. La Procura dei minori di Sassari procede nei confronti del più giovane. Questa mattina, negli uffici investigativi del Reparto operativo provinciale dei carabinieri di Sassari, è stato affidato l’incarico al perito che sottoporrà ad accertamenti cinque smartphone e una pennina Usb, sequestrati dall’abitazione del minore.

Un accertamento tecnico che aiuterà gli inquirenti a verificare gli orari, contatti, rubrica e gli spostamenti del giovane. A coordinare le indagini i sostituti procuratori Angelo Beccu e Laura Andrea Bassani. Le verifiche sono state comunicate anche ai legali dei familiari, gli avvocati Barbara Cantini e Pietro Diaz. Alla fine di gennaio erano scattate all’alba le perquisizioni nelle abitazioni dei tre sospettati di Porto Torres, indagati «perché cagionavano la morte di Mario Sedda percuotendolo e ferendolo con un’arma da taglio».

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