Il Covid cancella il faccia a faccia tra i due candidati alla poltrona di sindaco del Comune di Porto Torres. Nessun confronto pubblico tra Massimo Mulas, 49 anni, aspirante sindaco della coalizione di centrosinistra, e Alessandro Pantaleo, 47 anni, candidato del centrodestra alla carica di primo cittadino.

Negli ultimi giorni di riflessione per i 10.891 aventi diritto, chiamati alle urne domenica 8 e lunedì 9 per eleggere il sindaco, non ci sarà il dibattito pubblico prima del voto finale, uno dei mezzi che consentiva un confronto su più temi, un'occasione per i cittadini di ascoltare idee e opinioni degli schieramenti in campo.

L'emergenza sanitaria obbliga a rinunciare a quel momento di contradditorio immediato e diretto fra le parti, oggi sostituito dagli incontri con i cittadini presso i gazebo allestiti in piazza, o nei singoli quartieri. Ma il vero strumento di comunicazione sono i social, e tra una polemica e l'altra, i candidati che hanno evitato ogni attacco reciproco si limitano a mandare un messaggio sul perché la città dovrebbe votarli.

"Perché credo in una politica non improvvisata che si mette all'esclusivo servizio dei cittadini, - spiega Mulas - ho un programma realistico ricco di contenuti e sono un uomo del dialogo. Viviamo tempi difficili e abbiamo bisogno di leadership condivise e non di uomini soli al comando".

Le ragioni di Pantaleo: "Perché mi sto mettendo a disposizione della mia città con coraggio e forte senso civico. Non ho niente da chiedere alla politica, ho un lavoro gratificante e una splendida famiglia, alla politica posso solo dare. Mi piacerebbe trasferire il mio entusiasmo e la mia visione a chi ha perso la voglia di sperare".
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