Una possibilità di riscattarsi per chi commette un errore nella propria vita. Un'opportunità che anche il Comune di Porto Torres vorrebbe concedere a cinque persone che hanno subito condanne penali. Per questo, questa mattina a Sassari, è stata firmata una convenzione dal presidente del Tribunale Massimo Zaniboni e dal sindaco Massimo Mulas, rispettivamente in rappresentanza del ministero della Giustizia e del municipio turritano per consentire ai condannati di essere impiegati nei lavori di pubblica utilità o agli imputati che hanno chiesto la sospensione del processo con messa alla prova, di poter svolgere attività non retribuita per il Comune turritano. L'atto consentirà di attuare anche a Porto Torres questa misura prevista dalla legge come sanzione penale sostitutiva.

Una richiesta che era stata sollecitata dal consigliere comunale della Lega, Ivan Cermelli. Una modalità che consentirà di impegnare tali persone nella tutela del patrimonio ambientale e culturale con piccole manutenzioni del verde e delle aree pubbliche e volantinaggio, o in attività di manutenzione ordinaria. "Si tratta di una formula che consente di offrire un servizio utile alla comunità - dichiarano il sindaco Massimo Mulas e l'assessora alle Politiche sociali Simona Fois - e ringraziamo il consigliere Cermelli per aver sollevato il tema. Riteniamo che quest'opera abbia una forte valenza educativa e che in futuro possa essere ampliata la platea dei beneficiari".

Il lavoro di pubblica utilità rappresenta un modo per riparare al danno collegata all'esecuzione di diverse sanzioni e misure penali, che vengono eseguite nella comunità.
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