Dall'aula del consiglio comunale si apre la discussione sul progetto Sprar - Sistema di protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati -, il programma finanziato con fondi nazionali e riservato esclusivamente alla promozione di azioni a favore di richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale.

Un milione di euro suddivisi in tre annualità 2021-2023, con 337mila euro circa per ciascun anno e una cifra pari a 17.770 euro cofinanziati dal Comune di Porto Torres per un totale di circa 335mila euro. Il consigliere comunale Ivan Cermelli, capogruppo della Lega, pur dichiarando di non essere contrario alle forme di integrazione e di sostegno agli immigrati, sostiene: "La carenza cronica di personale nella pianta organica comunale e in particolare nei Servizi sociali comporta che per la liquidazione di una pratica di sostegno per i nostri utenti si richiedono almeno 40 giorni di tempo - spiega - di fatto acuendo lo stato di necessità che indirizza gli utenti di questo settore". Considerazioni che lo hanno spinto a presentare una interrogazione scritta indirizzata all'assessore competente e al sindaco Massimo Mulas. "Affinché esponga al consiglio i risultati raggiunti dal progetto nei primi due anni di applicazione in termini di lavoro e allo studio - sottolinea il consigliere leghista - e se la attuale amministrazione intende confermare le scelte della precedente o se ritengono sospendere tale bando in vista di una integrazione di personale dipendente, e quindi utilizzando le risorse interne per evadere le pratiche dei nostri concittadini".
© Riproduzione riservata