Fumata nera nell’incontro tra il Raggruppamento temporaneo di imprese che prestano servizio per l’Autorità di sistema portuale e il sindacato Fisascat Cisl Sassari che denuncia turni di lavoro insostenibili delle guardie giurate in servizio nel porto di Porto Torres. Le condizioni lavorative degli operatori del settore erano finite al centro del confronto avvenuto ieri pomeriggio, giovedì 26 giugno, tramite call con le aziende che gestiscono il servizio alla presenza dei responsabili della Port Authority a Cagliari, a seguito della denuncia della Fisascat Cisl Sassari, col segretario generale Pierfranco Piredda che il 18 giugno scorso aveva convocato un’assemblea di lavoratori nella struttura del Molo Asi, nello scalo industriale turritano.

Stesse problematiche sono presenti anche a Olbia e Golfo Aranci. «Il confronto non è andato bene, non ci riteniamo soddisfatti», sottolinea Piredda, «la Rti non è disposta a rinnovare la contrattazione di secondo livello per la categoria, scaduta il 31 maggio 2025, ci concedono soltanto una nuova struttura per il controllo veicoli, per evitare che si lavori sotto il sole». Per il segretario Fisascat Cisl, «solo briciole» rispetto a quanto contestato. Piredda denuncia «turni mal gestiti, condizioni che stanno generando una situazione al limite, con gravi ripercussioni sulla salute e sulla sicurezza degli operatori. Alla base di questi disagi vi è ulteriormente una carenza strutturale di personale, che obbliga i pochi lavoratori disponibili a coprire orari di lavoro lunghi e faticosi, spesso in condizioni climatiche proibitive, con una gestione dei turni poco trasparente». Il sindacato Fisascat Cisl di Sassari presente con i colleghi di Fisascat Cisl Gallura Manolo Lai ed il sindacato confederale Cisl Olbia, Eleonora Careddu, sono pronti a chiedere un nuovo incontro con le imprese Rti e, in caso di esito negativo, di rivolgersi alla Prefettura di Sassari per illustare la grave situazione in cui si sono verificati casi di malore tra le guardie giurate. «Non escludiamo che possa essere attivata la procedura per dichiarare lo stato di agitazione», conclude il segretario Piredda.

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