I periti autorizzati dal Tribunale civile di Sassari hanno fatto visita alle case di edilizia residenziale pubblica di via Falcone e Borsellino, 49 alloggi di proprietà del Comune di Porto Torres costruiti cinque anni fa, i cui balconi sono stati puntellati per le condizioni critiche in cui versano.

È il secondo sopralluogo dei tecnici, il primo risale al mese di dicembre, una decina di consulenti autorizzati dal giudice per verificare lo stato degli immobili al fine di accertare eventuali responsabilità dell’impresa costruttrice. Paratie di balconi lesionate, forti infiltrazioni d’acqua nei muri interni ed esterni, con evidenti e numerose crepe, muffa e tanta umidità. Così la situazione di gran parte degli alloggi Erp, case di nuova costruzione consegnate ai beneficiari appena il 19 maggio del 2019.

Un caso giudiziario scoppiato lo scorso anno per le gravi criticità dei nuovi appartamenti, ma che fin dall’inizio hanno presentato serie problematiche che pregiudicano o ledono il normale godimento e la funzionalità delle case. E lo sgombero è una possibilità concreta.

«Impossibile vivere in questi ambienti insalubri dove piove dai lampadari, l’acqua fuoriesce dai muri e dalle pareti in cartongesso – dicono disperati i residenti - con terrazzi pericolanti e infiltrazioni all’interno. Inoltre in tanti nuclei familiari ci vivono persone e disabili con gravi patologie». Chiedono interventi urgenti. «Perché con le piogge dell’ultimo periodo i problemi sono peggiorati, in particolare nel nostro appartamento al limite della vivibilità – aggiunge uno dei beneficiari -  tanto che dopo la pioggia, le perdite d’acqua dal solaio continuano per altri cinque giorni. La copertura di queste case non è isolata, l’acqua si insinua nei muri di cartongesso, dove hanno trovato casa i topi e gli insetti».

La disperazione è tanta. «Abbiamo restituito le chiavi al Comune perché non ci sentiamo più beneficiari di queste trappole», dicono.

Le gravi criticità avevano spinto l’attuale amministrazione comunale ad attivare un accertamento tecnico preventivo sui singoli appartamenti presso il Tribunale civile di Sassari. Lo stesso giudice, per verificare le cause di tutti i vizi costruttivi e cristallizzare la situazione, aveva ordinato che tutti i balconi dei 49 alloggi venissero puntellati con impalcature di sostegno.

«Ora al Comune è stato impedito di  intervenire fino a che la procedura del Tribunale non verrà conclusa», osserva il sindaco Massimo Mulas. «È necessario – aggiunge - completare la relazione del Ctu, il consulente tecnico d’ufficio di supporto al giudice nel trovare la verità, prima di poter effettuare eventuali lavori di ripristino».

A seguito del sopralluogo della struttura tecnica, in corrispondenza degli appoggi dei solai delle verande, nella parte più esterna del fabbricato, quella maggiormente esposta alle infiltrazioni di acqua e all’umidità, erano state rilevate le maggiori criticità sul legno, completamente compromesso e non più in grado di garantire resistenza. Inoltre sempre nelle verande, lungo gli appoggi esterni, sono visibili le deformazioni da taglio e nell’indagine eseguita in corrispondenza di una delle mensole centrali sono presenti parassiti del legno.

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