Nurra, dramma lingua blu: decine di allevamenti colpiti e capi uccisi
I pastori: «Le istituzioni intervengano con soluzioni definitive, i vaccini non bastano»È sempre più emergenza lingua blu negli allevamenti della Nurra, dove il morbo colpisce decine di capi fra la disperazione degli allevatori nuovamente in ginocchio.
A tracciare un bilancio disastroso è Giuseppe Peddio, Presidente della Cooperativa Sociale Lait che conta 370 soci fra Ittiri e dintorni: «Stiamo vivendo un vero e proprio incubo», racconta Peddio. «In pochi giorni il virus ha raggiunto diversi ovili fra le campagne ittiresi e in particolar modo nella Nurra, dove contiamo il 60% dei nostri conferitori».
Per Peddio è un dramma che si poteva evitare: «Le istituzioni regionali avevano dei campanelli d’allarme già dallo scorso anno, quando nel Guspinese e in altre zone dell’Isola fu una mattanza totale. Bisognava intervenire con una prevenzione mirata, al fianco degli allevatori: i vaccini non hanno risolto nulla, ora ci troviamo nuovamente punto e a capo».
Diverse le preoccupazioni per il futuro del comparto: «La lingua blu non solo uccide il nostro bestiame», conclude Peddio, «ma danneggia tutto il tessuto economico. Dalla vendita del latte e della carne, passando per le movimentazioni del bestiame ora bloccate. Speriamo che chi di dovere intervenga subito, studiando delle soluzioni definitive già dalla prevenzione. Diversamente, una volta conclusa questa fase, fra alcuni mesi tutto sarà uguale».