I primi 30 anni del Progetto Erasmus sono stati sfruttati bene dall'ateneo sassarese, che dal 2014 è l'università italiana col cofinanziamento più alto (oltre 344mila euro) grazie all'impegno nel settore della mobilità internazionale, alla quantità di flussi in entrata e in uscita, gli importi delle borse e la qualità delle pratiche.

L'Università di Sassari ha aderito fin dai primi anni al programma Erasmus.

Il numero degli studenti in mobilità ha registrato un incremento notevole e nel periodo 2016/17 oltre 850 studenti e studentesse hanno avuto la possibilità di recarsi all'estero per arricchire la propria formazione.

Martedì 27 giugno alle 10 nell'Aula Magna si apre l'evento "Una pietra miliare per l'Europa: 30esimo anniversario del programma Erasmus" che vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Alessia Pellegrini dell'Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire e Paola Castellucci del Dipartimento per la formazione superiore e la ricerca (Direzione generale per lo studente, lo sviluppo e l'internazionalizzazione della formazione superiore del ministero dell'Istruzione).

Verranno raccontate alcune delle storie di chi - grazie all'Erasmus - ha costruito una carriera di successi e opportunità, in Italia o all'estero, in istituzioni pubbliche e private di alto livello come la Nasa, per citarne una.
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