«Una bravissima persona con una grande forza d’animo, infaticabile al lavoro, nonostante le difficoltà a muoversi per la sua disabilità che non ha mai fatto pesare a nessuno. Per noi un grande dispiacere». È il commento di Franco Peana, segretario regionale Ugl Chimici-Energia, sulla tragica morte di Stefano Antonio Sanna, 60 anni di Sorso, dipendente Enel che ieri, lunedì 5 febbraio, ha perso la vita sulla provinciale 128, lungo la strada per Siligo, nel tratto che costeggia la statale 131.

L’uomo a bordo della sua Cupra ha perso il controllo della vettura che, uscita di strada, si è ribaltata andando a sbattere contro un albero. L’auto è andata completamente distrutta. Il 60enne è morto sul colpo. I vigili del fuoco lo hanno estratto dall’abitacolo.

Da giovane rimase vittima di un brutto incidente che lo costrinse a stare sulla sedia a rotelle. Quindi da qualche anno svolgeva le prestazioni lavorative da casa col sistema del telelavoro. Una soluzione ottenuta a seguito dell’intervento della Ugl Chimici-Energia che si era battuta per consentirgli di svolgere l’attività lavorativa nella propria abitazione senza recarsi in azienda.  

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