Il Cristo Velato, modellato dalle mani di un’artista, una scultura che sul litorale di Sorso trasuda il dolore di colui che ha sofferto. Non un film e neppure una statua che in questa giornata di Pasqua ha rappresentato il rito religioso de S’Incontru.

È l’opera artistica realizzata nella spiaggia di Platamona dallo scultore Nicola Urru che augura la buona Pasqua di Resurrezione. La speranza si coglie osservando il Cristo Velato sulla sabbia, una riproduzione della statua di marmo.

È disteso con le ginocchia contratte, scavate dalla fatica e dal dolore, la testa sollevata e gli occhi socchiusi.

«Se guardate con attenzione l'originale in marmo, vedrete delle lacrime che tremolano sulle sue palpebre – spiega l’artista - in questa scultura c’è tutta la sofferenza dell’uomo umiliato, offeso, percosso e trafitto.» Una scultura che rappresenta un uomo sofferente pronto a risvegliarsi. «Il Cristo Velato racchiude un messaggio di speranza e di riscatto, è il simbolo della rinascita alla quale l’anima, dopo aver percorso un cammino di sofferenza, simboleggiata dalla croce, può aspirare».

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