I sindaci di Sorso e Sennori intervengono sulla vicenda dell'accoltellamento di domenica scorsa. «I rapporti tra le due comunità - dichiarano Nicola Sassu e Fabrizio Demelas, rispettivamente primi cittadini di Sennori e Sorso - non sono né saranno mai improntati allo scontro bensì, al contrario, sono basati su una solidarietà autentica che trova fondamento nelle relazioni quotidiane tra i membri dell'una e dell'altra comunità che vivono fianco a fianco da generazioni».

«L'episodio di violenza - continuano - che ha coinvolto alcuni giovani non solo è grave e inaccettabile: è anche completamente estraneo allo spirito pacifico, solidale e costruttivo che caratterizza le nostre comunità e non troverà mai spazio nella visione di futuro che quotidianamente costruiamo assieme con il contributo sano e responsabile della stragrande maggioranza dei nostri concittadini».

I due sindaci fanno riferimento alla possibilità di sospendere i prossimi eventi pubblici per paura di ritorsioni, eventualità che rifiutano. «Significherebbe consegnare la nostra società alla paura, alimentando proprio quella logica di isolamento e violenza che le istituzioni devono contrastare con fermezza. Siamo fermamente convinti che una scelta in tal senso equivarrebbe a un gesto di debolezza da parte delle istituzioni e non risolverebbe comunque il problema. Una rinuncia non solo inaccettabile, ma contraria al dovere che abbiamo di garantire la vivibilità, la socialità, la libertà e la sicurezza dei nostri territori».

Demelas e Sassu mostrano vicinanza alle persone e alle famiglie coinvolte nell'aggressione, ribadendo che il loro impegno sarà di presidiare la legalità e tutelare la serenità dei cittadini. «Sorso e Sennori non si piegano - concludono - Rispondono insieme, con dignità e unità».

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