Una serie di perquisizioni sono scattate questa mattina nell'ambito di un'indagine per riciclaggio aperta dalla procura di Sassari e relativa a fondi che dallo Ior e dalla Cei sarebbero finiti a enti facenti capo a parenti e amici dell'ex sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato vaticana, il cardinale Angelo Becciu.

Le perquisizioni, eseguite dalla Guardia di Finanza, sono scattate a Roma e a Ozieri, Pattada e Bono, in provincia di Sassari, nei confronti dei beneficiari dei fondi e di persone a loro collegate all'esito di una rogatoria in Vaticano. 

I LEGALI DI BECCIU – "Siamo massimamente sereni. Il Cardinale, ancorché del tutto estraneo alle iniziative ed alla gestione assunte dalla Diocesi e dagli enti assistenziali, ha sempre agito condividendone le finalità umanitarie perseguite meritoriamente nel tempo. Sulla scorta delle conclusioni degli investigatori vaticani - che riteniamo platealmente infondate – la Procura di Sassari ha assunto una iniziativa consequenziale, avente ad oggetto i medesimi fatti che, va ricordato, dovranno ancora essere esaminati dal Tribunale vaticano".

Lo dichiarano Fabio Viglione e Maria Concetta Marzo, difensori di Becciu nel processo in corso in Vaticano sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato.

IL VESCOVO DI OZIERI – "In nome e nell'interesse della Diocesi di Ozieri, rappresentata dal Vescovo Monsignor Corrado Melis, nel manifestare formale rispetto verso l'autorità giudiziaria procedente ma anche dolore e rammarico per un'iniziativa così incomprensibile e destabilizzante, si rappresenta che l'attività investigativa in corso appare prima facie infondata, consistendo in accertamenti peraltro eseguiti nello scorso mese di luglio a seguito di contestazioni già smentite sul piano contabile e documentale".

Così lo studio legale associato Luigi Pisanu-Ivano Iai, che cura gli interessi della Diocesi di Ozieri, oggetto delle perquisizioni di oggi disposte dalla Procura di Sassari nell'ambito delle indagini su un presunto riciclaggio di fondi Ior e Cei che sarebbero finiti a Enti legato a parenti e amici del cardinale Angelo Becciu, chiarisce la posizione del vescovo di Ozieri.

"Sarà dimostrata la piena legittimità dell'operato della Diocesi, della Caritas e della Spes, le cui finalità e concrete attività hanno esclusiva natura solidale e di carità istituzionalmente proprie di tali enti”, la precisazione. “Si riafferma per l'ennesima e, si confida, ultima occasione, che la Diocesi di Ozieri ha sempre operato nel rispetto delle finalità religiose e solidali anche sul piano economico, impegnando le proprie risorse nello spirito di interventi mai affrancati da comprovate situazioni di disagio individuale, familiare o lavorativo”.

“Nell'apprestare siffatti interventi, la Diocesi si identifica nell'operato della Caritas locale e, con essa, si avvale della preziosa collaborazione della cooperativa solidale senza fini di lucro Spes, suo concreto e reale braccio operativo, cui sono state destinate somme regolarmente documentate, contabilizzate e rendicontate nell'inequivocabile e incontestabile assenza di interferenze o condizionamenti da parte di alcuno, men che meno del Cardinale Angelo Becciu, del tutto estraneo alle iniziative dell'ente religioso", concludono i legali. 

(Unioneonline/v.l.)

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