Sarà demolito il serbatoio pensile per la raccolta delle acque di Erula. A deciderlo è stato l’Ente di Governo dell’Ambito della Sardegna che ha dato il via libera al al progetto redatto dai tecnici di Abbanoa che evidenzia un profondo stato di deterioramento della struttura, non più sicura sia per gli addetti ai lavori che per la popolazione circostante.

L'intervento costerà 190mila euro circa.

Il serbatoio di Erula è stato costruito intorno agli anni ‘60 con tecniche e materiali oggi perlopiù obsoleti: come detto si tratta di una struttura in cemento armato pensile con una vasca da 250 metri cubi di capienza, la cui altezza complessiva supera di poco i 22 metri ed è composta da un fusto alto circa 13 metri, una vasca di 9 metri di altezza per un diametro esterno appena superiore agli 11 metri.

La struttura, alla luce dei sopralluoghi e delle indagini tecniche, è gravemente deteriorata; il calcestruzzo delle travi e i pilastri risultano fortemente corrosi con il ferro in vista e il sito è attualmente inagibile; l’unico intervento ipotizzato dai tecnici è la demolizione e la ricostruzione di un nuovo serbatoio con caratteristiche idonee alle esigenze attuali del territorio di Erula.

Per la demolizione saranno utilizzate pinze e cesoie montate su un escavatore, che consentirà tempi minori di cantierizzazione, minore impatto sul sito e sull’ambiente esterno grazie anche all’uso di nebulizzatori in grado di abbattere considerevolmente le polveri prodotte durante i lavori, ma soprattutto garantisce maggiore sicurezza per gli operatori perché potranno procedere a distanza controllata.

Ad opere demolite, in attesa delle opere definitive, è prevista con un separato intervento a cura di Abbanoa la realizzazione sulla stessa area, in via provvisoria, di serbatoi prefabbricati in grado di fornire la capacità di compenso giornaliera necessaria all’abitato.

«Vogliamo offrire ad Erula un servizio che rispetti le esigenze attuali di questo territorio ma soprattutto che garantisca la massima sicurezza per la popolazione e per chi opera negli impianti. Stiamo lavorando per dare corso anche ad Erula al processo di riqualificazione che sta interessando tutti i comuni dell’Isola», ha dichiarato il presidente di Egas, Fabio Albieri. 

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