A Porto Torres servizio di raccolta rifiuti inefficiente, con alcune attività previste nel capitolato d'appalto ma mai eseguite.

La proposta scaturita dai consiglieri di maggioranza pentastellati, Raffaele Donadio e Carlo Marongiu, è quella di "predisporre uno studio di fattibilità per consentire la trasformazione della società in house Multiservizi, includendo nello scopo sociale la gestione del ciclo dei rifiuti e in particolare la raccolta con eventuale smistamento-cernita e il trasporto dei rifiuti". Un'idea illustrata dall'amministratore unico della Multiservizi, Marco Sanna, sentito in audizione durante la commissione Bilancio e Finanze presieduta da Carlo Marongiu. "Gestire in house la raccolta rifiuti è fattibile - spiega Sanna - considerando comunque che esistono tante realtà in Italia che operano in questo modo e diverse realtà in Sardegna dove si raggiungono ottimi risultati, anche con costi competitivi e più bassi rispetto all'affidamento in appalto a società private. Dal punto di vista della fattibilità ci sono buone esperienze da cui anche il Comune di Porto Torres potrebbe trarne spunto, ma occorre investire sull'acquisto dei nuovi macchinari e attrezzature, beni strumentali che possono essere resi disponibili anche tramite contratti di leasing senza immobilizzare dei grossi patrimoni".

I consiglieri Claudio Piras e Alessandro Carta hanno sottolineato le criticità di un servizio di raccolta rifiuti costato circa 22 milioni di euro per sei annualità. "Oltre a tanti servizi non prestati, è venuto a mancare il servizio di spazzamento che doveva essere garantito da 8 addetti, invece - sottolineano - la società che ha vinto l'appalto ne ha messo a disposizione solo due lasciando molte zone scoperte dal servizio". Diverse le segnalazioni sulle criticità della raccolta, situazioni per le quali si chiedevano interventi sanzionatori nei confronti dell'azienda, multe che non sono mai state applicate.
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