"Siamo stati condannati all'ergastolo. Nostro figlio è stato ucciso, senza motivo, e il suo assassino se l'è cavata con una condanna leggera. La sentenza non porta rispetto al nostro immenso dolore per la perdita di Nicola, la cui vita è stata stroncata a soli 23 anni, e non rende giustizia a lui".

È l'amaro sfogo di Enzo e Patrizia, genitori del giovane calciatore Nicola Della Morte, operaio impiantista ucciso con una coltellata un anno e mezzo fa a Sassari, nel quartiere Ottava. Il suo assassino, Daniele Ventriglia, è stato condannato a 15 anni e mezzo.

Della Morte giocava proprio nella squadra locale di Ottava. Fu aggredito a morte durante la festa di fine stagione della società sportiva.

Della Morte si era trasferito lì per vivere accanto alla fidanzata, figlia del presidente del club.

"Speravamo in una sentenza che fosse da monito, affinché in futuro non accadano più fatti del genere, e invece le nostre attese sono state tradite", così si conclude lo sfogo dei genitori del ragazzo.
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