Si mettono in fila i tasselli in attesa di quella che potrebbe essere la prova regina: un profilo di Dna diverso da quello della vittima, che si spera arrivi dai risultati sulle analisi di laboratorio dei reperti recuperati lunedì notte sulla scena del crimine.

Continua senza sosta il lavoro degli inquirenti che cercano di dare un nome all'assassino di Lu Xian Cha, la commerciante cinese di 37 anni, uccisa lunedì sera all'interno del proprio negozio a Budoni, con 11 coltellate. I carabinieri della Compagnia di Siniscola guidati dal tenente Andrea Leacche e quelli del Nucleo operativo Provinciale di Nuoro guidati da Luigi Mereu, continuano a mettere in fila tutte le prove raccolte sulla scena del crimine.

I militari mantengono alto il riserbo sui passi in avanti fatti dalle indagini, che sin da subito hanno imboccato la pista di una rapina finita male. Sulla scena del crimine sono stati raccolti diversi reperti ritenuti interessanti, e oltre al coltello abbandonato al fianco del corpo della donna agonizzante si aspettano i risultati dai laboratori scientifici.

Soprattutto quelli delle macchie di sangue rinvenute all'esterno del negozio, distanti tra loro, che potrebbero non appartenere alla vittima. I frame delle telecamere continuano ad essere scandagliati senza tralasciare nulla, ma si cerca un individuo, con tratti occidentali alto e robusto che indossava una felpa con cappuccio.

Intanto i familiari attendono di riavere il corpo di Lu Xian Cha, che dopo una cerimonia buddista verrà cremata, e le sue ceneri saranno depositate nel cimitero di Posada, dove viveva col marito e i figli.

(f. le.)
© Riproduzione riservata