Studenti al lavoro, insieme al Parco e all’Università, per salvare dall’estinzione l’Anchusa sardoa specie minacciata di estinzione, la cui totalità della popolazione mondiale risiede nel litorale di Mugoni.

«Una bellissima giornata all'insegna della collaborazione tra vari soggetti al fine di salvaguardare il nostro patrimonio naturalistico», cosi il presidente Emiliano Orrù ha commentato la mattinata dedicata ad una specie di pianta erbacea che rischia davvero di scomparire. La totalità degli individui esistenti al mondo si trova solo nella baia delle Ninfe all'interno del Parco di Porto Conte ma, negli ultimi 15 anni, ha registrato un declino maggiore dell’80%. 

Ecco perché il Parco di Porto Conte, insieme ai ricercatori delle Università di Sassari e di Cagliari, è impegnato in un progetto di recupero dei semi per la replicazione delle giovani plantule. Grazie alla collaborazione attiva degli studenti dell'Istituto comprensivo 3 di Alghero (scuola secondaria di primo grado di Santa Maria La Palma), sono state messe a dimora una sessantina di “plantule” lungo il litorale di Mugoni, all'altezza dell'ingresso della “Stalla”. 

A coadiuvare le operazioni nelle attività di educazione ambientale il Ceas Porto Conte insieme al prof. Emanuele Farris e ai colleghi di Cagliari e Sassari, docenti che da anni studiano e fanno ricerche sulle evoluzioni e presenze in Sardegna della Anchusa sardoa. 


 


 

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