Lettini e ombrelloni sulla distesa di posidonia spiaggiata del Lido San Giovanni.

Una provocazione degli operatori balneari che oggi stanno raccogliendo firme per cancellare quella discarica di alghe in centro città e individuare un sito di stoccaggio alternativo.

Un momento della manifestazione (foto Gloria Calvi)
Un momento della manifestazione (foto Gloria Calvi)
Un momento della manifestazione (foto Gloria Calvi)

Tantissime persone hanno affollato quel tratto di litorale per portare solidarietà e sottoscrivere la petizione. Il sindaco Mario Bruno, intanto, ha convocato una conferenza stampa per spiegare come si sta muovendo l'Amministrazione comunale per tentare di risolvere l'emergenza.

Il Comune algherese ha stanziato 200mila euro per la bonifica di San Giovanni e altri 200mila euro li ha messi la Regione, per dare gambe a un progetto di vagliatura che consentirebbe di liberare la sabbia dal materiale vegetale.

La protesta contro le alghe (foto Gloria Calvi)
La protesta contro le alghe (foto Gloria Calvi)
La protesta contro le alghe (foto Gloria Calvi)

È stato pubblicato un bando rivolto agli agricoltori, perché portino via parte delle alghe da usare come fertilizzante. È stato chiesto alla Regione di considerare la posidonia un sottoprodotto e non rifiuto speciale, per poter avviare un progetto sperimentale non solo per gli agricoltori, ma per tutti i comparti produttivi.

"È una norma controversa e sbagliata - ha detto il sindaco - chiediamo al Governo e alla Regione di cambiarla. Per questo raccoglieremo le firme anche noi".
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