Sardegna senz’acqua, i dati dell’emergenza: 600 milioni di metri cubi in meno in 15 anni
Invasi “pieni” al 44%, l’allarme aumenta con il confronto rispetto agli scorsi anni: elevato rischio di restrizioni se non pioveI dati dell’emergenza idrica in Sardegna sono secchi, come le campagne e alcuni bacini. Negli invasi dell’Isola ci sono 805,37 milioni di metri cubi d’acqua: sono “pieni” al 44,15%. Solo il mese scorso gli stessi parametri si attestavano sui 915,8 milioni (-110,43 milioni in 31 giorni) e 50.21% di capienza occupata.
C’è stato il boom dei turisti, i consumi sono aumentati: ma fatti due conti, emerge che ogni giorno in Sardegna sono stati consumati oltre 3,5 milioni di metri cubi d’acqua. A questo ritmo, la risorsa – e non si potrebbe certo aspirare dal fondo – finirebbe in 230 giorni. Saranno necessarie restrizioni preventive. Quanto pioverà questo autunno-inverno?
Sono numeri devastanti quelli che arrivano sul monitoraggio della siccità effettuato ogni mese dall’Autorità di bacino, pubblicati oggi e aggiornati al 31 agosto. Per capire la gravità della situazione, se dovesse ancora servire, basta andare a ritroso nel tempo.
Report dell’anno scorso, stesso periodo: si registravano 1134,16 milioni di metri cubi nelle dighe, che erano piene al 62,18%. Mancano all’appello 328 milioni di metri cubi. Un dato in linea con il 2022 (ad agosto c’erano 1135 milioni di metri cubi a disposizione). Il dato era di poco inferiore l’anno precedente, il 2021: i metri cubi erano un milione e 117 mila. Dieci anni fa (2014) si registravano oltre 1200 milioni di metri cubi.
E se si va indietro di 15 anni, monitoraggio più risalente a disposizione, il quadro attuale risulta ancora più drammatico: allora, 2009, erano invasati 1385 milioni di metri cubi: 580 milioni in più rispetto a oggi.