Rinnovabili, comitati all’attacco: «Vogliono affossare la Pratobello in ossequio al Decreto Draghi»
La maggioranza “apre”, ma i promotori della legge di iniziativa popolare restano scontenti. L’opposizione: «Irrinunciabile la proposta firmata da 210mila sardi»Video di Maurizio Olandi
Resta l’apertura della maggioranza a modifiche del disegno di legge Aree idonee su proposta dell’opposizione, anche con riferimenti alla proposta di iniziativa popolare firmata da 210mila sardi. Tuttavia, i comitati promotori della Pratobello 24 sono tutt’altro che soddisfatti.
È quanto emerge dal confronto di stamattina della delegazione con tutti i capigruppo del Consiglio regionale. «Abbiamo avuto conferma che la scelta di affossare la Pratobello appartiene ai partiti della maggioranza - ha spiegato al termine Michele Zuddas, avvocato della rete dei Comitati - tutto questo per rispondere al decreto Draghi, che è l’obiettivo che i partiti del Campo Largo perseguono e non si fermeranno finché non l’avranno raggiunto».
Ai capigruppo Zuddas ha comunque lanciato un appello: «Rivedere l’articolo 3 del ddl Aree idonee che ammette deroghe per costruire impianti in aree non idonee».
E proprio su questo punto è arrivata l’apertura chiara del centrosinistra. In particolare di Francesco Agus dei Progressisti: «Da parte nostra non è mai mancata la volontà di aprire un dialogo, tanto con l’opposizione che con i movimenti. Adesso, in poco tempo, dobbiamo essere in grado di migliorare la legge ascoltando i suggerimenti». In particolare, dice Agus, «vedo nell’articolo 3 un possibile oggetto di modifica, penso anche alle comunità energetiche al centro anche di una proposta del centrodestra. Nelle prossime ore capiremo dalle opposizioni i punti più importanti dei loro ragionamenti». Minoranza che adesso è riunita proprio con l’obiettivo di formulare una proposta compiuta.
Anche in questo caso le anime sono diverse e una linea unitaria è difficile da trovare. Alessandro Sorgia della Lega sposa la linea dei Comitati sulla necessità di discutere in Aula la Pratobello 24 anche con la possibilità di modificarla. Ugualmente, per Gianni Chessa di Forza Italia «serve la disponibilità a discutere in Aula la proposta popolare dando priorità alle 210mila firme».
Per Umberto Ticca dei Riformatori «va modificato l’impianto normativo delle Aree idonee per arrivare alla miglior legge possibile in un tema fondamentale per lo sviluppo della Sardegna».
Di certo, «la tenuta del dl 45 è debole, proveremo a rinforzare l’impianto e ci saranno una serie di correzioni, proveremo a reimpostare questa legge».
Il capogruppo di FdI Paolo Truzzu spiega cosa hanno ribadito i comitati, cioè che la Pratobello è irrinunciabile e per questo chiedono la discussione in Aula: «Io ricordo che proprio per questo abbiamo portato la proposta in Aula sotto forma di emendamenti, perché secondo noi contiene principi irrinunciabili, su questi costruiremo una proposta per la maggioranza per capire se l’apertura può sfociare in qualcosa di positivo per la Sardegna: una transizione energetica democratica nel rispetto del territorio». Quanto alla proposta dell’opposizione, «il principio dal quale ripartire per noi resta lo Statuto, e la nostra competenza primaria in materia urbanistica, che è lo stesso sancito dalla proposta di Pratobello, ed è l’unica arma per difendere tutelare il territorio. Se ci riusciamo, probabilmente saremo in grado di trovare una quadra».