Cento primavere e non dimostrarle. Ingrid Johanna Muller ne è l’esempio vivente. Il 13 agosto ha compiuto 100 anni, ma la nonnina di Ardauli ne dimostra molti meno : è infatti super attiva e non rinuncia a camminate e palestra e a frequentare il centro ricreativo per anziani. È nata ad Hagen in Germania, ma ad Ardauli, paese di origine del marito di cui è rimasta vedova nel 2011, vive dalla seconda metà degli anni Settanta.

La sua adolescenza e prima giovinezza sono profondamente segnate dai fatti della Seconda guerra mondiale. Gli studi, che la portano a  conseguire un diploma di segretaria d'azienda,  sono intervallati dalla presenza obbligatoria nei campi di lavoro per prestare assistenza alle famiglie che avevano gli uomini al fronte. Nel '44, a causa dei bombardamenti alleati, tutta la famiglia viene sfollata verso est nella regione della Turingia.

Alla fine della guerra, il diplomino di segretaria d'azienda le tornerà utile perché viene assunta come segretaria e interprete nel Quartier generale degli Inglesi tra Dortmund e Essen. Successivamente lavora, sempre come segretaria, in una ditta tedesca dove il dirigente  la manda in vacanza  in Liguria, dove nasce l'amore per l'Italia. Infatti, in Germania risponde ad un annuncio per un impiego di segretaria a Torino presso una ditta di produzione di cuscinetti a sfera. E a Torino conoscerà il suo futuro marito, Nino, un ragazzo moro dagli intensi occhi neri, originario di Ardauli.  

Si sposano nel '63 e si trasferiscono  in Germania, nella Foresta Nera, e lavorano entrambi  presso la fabbrica di orologi Junkans. I due coniugi, dopo la pensione si trasferiscono in via definitiva in Sardegna. E dalla seconda metà degli anni '70 Ingrid vive ininterrottamente ad Ardauli. “Sto benissimo qui, in Italia ho conosciuto il mio grande amore”, dice circondata dall’affetto dei parenti. E qui non rinuncia alle sue passeggiate. “La mattina presto faccio colazione e poi faccio la mia passeggiata. D’inverno andavo anche in palestra, ma non faccio più gli esercizi a terra perché ho paura di non riuscire ad alzarmi. Faccio esercizi rilassanti”, ironizza.

Un’altra passione è quella per il disegno: “Ne faccio ancora qualcuno mentre ormai ho smesso di dipingere, i colori si sono seccati e non li ho ripresi. Sono vecchia”. E ai giovani cosa si sente di dire? ”Di prendere sempre la via dell’onestà e cercare di fare il lavoro che piace”. Mercoledì messa di ringraziamento e rinfresco per il paese. La sindaca Tina Fadda le ha portato in dono fiori e un libro su Ardauli. Sino a qualche anno fa la lettura era infatti una passione della centenaria.

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