«Ma Richi e Aurora? Come mai non ci sono?» È mezzanotte e qualcosa. La compagnia, per raggiungere il Bowling pub, la tappa finale di tutti i sabati sera, si è mossa un quarto d’ora prima da piazza Sella: accesi i motorini, indossati i caschi, hanno percorso il viale alberato e raggiunto la 130 e da lì via Oslo. Cinque chilometri in tutto. Lo scooter di Riccardo Lai e Aurora Marci, 17 anni, compagni di scuola al “Baudi di Vesme”, dove si erano conosciuti e, da un annetto, fidanzati , era l’ultimo del gruppo: al bowling, però, i due innamorati non sono mai arrivati. Sono morti sul colpo nello schianto contro una Range Rover.

A raccontare l’ultima notte delle loro vite sono gli amici di sempre. Sono tanti, una quarantina, in piedi o seduti accanto all’ingresso delle camere mortuarie del Cto. 

Lui? «Disponibile, solare, molto divertente, con la battuta pronta. Un bravissimo ragazzo». Lei? «Sempre gentile, disponibile, sorridente». Un momento indimenticabile vissuto insieme a loro? «Ce ne sarebbero troppi», e le voci, strozzate in gola da un nodo, ammutoliscono.

Riccardo aveva la passione delle due ruote, ereditata dal padre Giampaolo, e da poco era entrato a far parte del Motoclub Iglesias. Ieri tutti i piloti del Motoclub iscritti alla gara del campionato sardo di enduro non se la sono sentita di correre e si sono ritirati.

Domani lutto cittadino e, alle 15.30, i funerali dei due ragazzi nella chiesa della Beata Vergine di Valverde.

Beatrice

Poi c’è Beatrice Loi, un’altra 17enne (di Quartu) strappata troppo presto all’affetto dei suoi cari. Ha lottato per 24 ore al Brotzu dopo essere stata investita sabato in viale Colombo, a Cagliari. Ma non c’è l’ha fatta, troppo gravi le ferite riportate. Stava raggiungendo la sua scuola, il liceo Alberti.

Continuerà a vivere in altri corpi, grazie al grande gesto di generosità dei genitori, che hanno dato il consenso alla donazione degli organi.

Il pensionato che l’ha investita a bordo di una Fiat Panda, un 82enne, deve rispondere di omicidio stradale. «Non l’ho vista, avevo il sole in faccia», avrebbe detto.

Tutti i dettagli negli articoli di Marco Noce e Matteo Vercelli su L’Unione Sarda in edicola e sull’edizione digitale

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