Due giorni splendidi fra profumi intensi, colori vivaci, suoni antichi: a Burcei si è conclusa ieri la  Festa del pastore, organizzata dall’Associazione “Is pastoris de Brucei”, appuntamento simbolo dell’identità agropastorale del paese e occasione imperdibile per riscoprire tradizioni, mestieri e sapori genuini. La collaborazione è stata assicurata dal Comune, dalla Regione, dalla Fondazione Sardegna, dalla Parrocchia e dall'Associazione Enti locali per la cultura e lo spettacolo.
In una cornice animata da visitatori e curiosi, il centro storico si è trasformato in un grande palcoscenico all’aperto tra  cultura e gastronomia. Chi è arrivato in paese ha avuto davvero l'opportunità di immergersi nell’atmosfera autentica del paese ai piedi del Monte Serpeddì.
Al centro della festa ovviamente è stata la cottura tradizionale e la degustazione della carne di capra e della pecora, preparata secondo le antiche usanze locali in un contesto conviviale e festoso, accompagnati da vini locali e prodotti tipici.
A fare da cornice alla festa, due importanti esposizioni artistiche che hanno arricchito l’offerta culturale del paese: “Il salotto dell’arte”, presso il salone parrocchiale e la mostra sull'“Arte del cuoio e degli scialli”, proposta nella via Cagliari. Un omaggio all’artigianato sardo e alla maestria di mani abilissime, capaci di lavorare e trasformare materiali antichi con passione e competenza.

E, poi, tante altre manifestazione con la prima edizione de "Su giogu de sa murra, "Memorial Antonio Cabanu", la gara poetica del venerdì, la presentazione del libro "Maascimanas Eterneas” a cura di monsignor Giovanni Francesco Zuncheddu, la Messa di ringraziamento, la lavorazione del latte con l'assaggio del formaggio e della ricotta fresca, musica e tante altre iniziativie culturali fra le vie del paese. La festa si è conclusa ieri sera con il concerto di musica tradizionale “Sonus e Cantus de sa terra”. L'appuntamento è al prossimo anno sperando in una annata agricola migliore.


 

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