Il pubblico ministero Giovanni Porcheddu ha chiesto il rinvio a giudizio del sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau, e di altre 35 persone tra consiglieri, assessori, progettisti e costruttori coinvolti nell'inchiesta sulla costruzione del centro commerciale Tanit e sull'approvazione del Puc, il Piano urbanistico comunale. Il pm ha chiesto inoltre al giudice, Carla Altieri, il non luogo a procedere nei confronti di Nicolino Brotzu, il proprietario della Vibrocementi Srl, la società che si è occupata della costruzione del cento commerciale di via Caniga. Nelle udienze del 5 e il 17 luglio spazio alla difesa. I reati ipotizzati a carico degli imputati sono quelli di abuso d'ufficio, tentato e consumato, falso ideologico e materiale, tentata concussione e tentata estorsione. Per quanto riguarda il primo cittadino, il pm sostiene che durante la votazione del Puc, Ganau si sarebbe dovuto astenere dall'esprimere il proprio voto. Quel Piano, infatti, prevedeva l'edificabilità di alcuni terreni di proprietà dei suoi parenti. Stessa accusa per l'allora consigliere Dolores Lai (attuale assessore della Cultura) che a sua volta, secondo l'accusa, avrebbe goduto di un importante vantaggio economico grazie a una eventuale approvazione del Piano regolatore.
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