Il governo sta lavorando "giorno e notte" per evitare un secondo lockdown, assicura il ministro della Salute Roberto Speranza, parlando con i giornalisti a Villasimius a margine del congresso nazionale dei medici di medicina generale. "Noi valutiamo quotidianamente il quadro epidemiologico - precisa Speranza - e cercheremo in ogni modo di evitare un'altra chiusura totale, perché ogni lockdown ha un costo. Ma nessuno può avere certezze assolute su cosa succederà, dipende anzitutto dal comportamento delle persone. Per questo ribadiamo la necessità di rispettare le norme di precauzione: lavaggio delle mani, evitare assembramenti, e poi l'uso delle mascherine".

Su quest'ultimo punto, oggetto in mattinata del nuovo decreto del Consiglio dei Ministri, Speranza spiega che "l'uso della mascherina è obbligatorio sempre, in ogni circostanza. Sia al chiuso che all'aperto". Tranne, ovviamente, le occasioni in cui ci si trovi in perfetta solitudine: "Se uno fa una passeggiata da solo in un bosco, è comprensibile che non la indossi".

Serve comunque un impegno unitario da parte dei cittadini, "come quello che abbiamo visto nei mesi più duri della pandemia: perché non possiamo escludere nuovi momenti difficili". Sotto questo aspetto, il ministro conferma ai medici di famiglia la volontà del Governo di collaborare: "Siete stati fondamentali per affrontare l'emergenza, il Paese vi è grato", dice nel suo intervento al congresso. Nessun commento specifico sulla proroga, da parte della Regione Sardegna, dell'ordinanza impugnata dal governo sui test per chi viaggia verso l'Isola: "Ma tra le Regioni e il Governo - taglia corto Speranza - ci deve essere collaborazione".

ARCURI - Prima di lui era intervenuto Domenico Arcuri: "In Italia ci sono attualmente 7.000 posti letto nelle terapie intensive per ospitare eventuali pazienti colpiti dal coronavirus, e potranno esserne attivati altri 3.500", ha detto il commissario all'emergenza Covid.

"Oggi gli italiani colpiti dal virus e ricoverati in terapia intensiva sono circa 300", ha aggiunto, "ma dobbiamo prepararci a un aumento". I posti nelle terapie sub-intensive sono invece 15mila, ma potranno aggiungersene altri 4.200.

"Per quanto riguarda la Sardegna non vedo criticità particolari", ha aggiunto Arcuri, "ma rispetto alla prima ondata stavolta l'epidemia è più diffusa in tutte le regioni".

Rispetto però al fatto che le regioni procedano con le proprie ordinanze, a volte anche in contrasto con le norme nazionali, il commissario non ha voluto commentare: "Il mio compito è solo collaborare con tutti i governatori".

In prima fila al congresso dei medici di medicina generale una sedia bianca vuota: “Rappresenta tutti quelli di noi che non ci sono più”, ha detto commuovendosi Silvestro Scotti, segretario nazionale della Fimmg ricordando i colleghi morti sul fronte dell’emergenza Covid.

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