Silius, accordo raggiunto: i minatori fermano l’occupazione dei pozzi
Trovata l'intesa durante un incontro in Regione: non ci sarà il trasferimento a Lula e saranno pagati gli arretratiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dopo oltre 24 ore di occupazione, i minatori di Silius hanno concluso la protesta, risalendo dagli oltre 600 metri di profondità dei pozzi. I segretari Filctem, Femca e Uiltec Giampiero Manca, Marco Nappi e Pierluigi Loi, infatti, hanno trovato un’intesa con la Regione. Innanzitutto i 34 lavoratori non saranno trasferiti a Lula: inizialmente saranno impiegati ad Assemini poi, col passare dal tempo, si cercheranno sedi più vicine ad Assemini.
Non solo, Igea pagherà immediatamente gli stipendi arretrati, nonostante i segretari denuncino un «gravissimo atteggiamento dell'amministratore unico, che dopo poco più di mezz'ora ha abbandonato il tavolo, sprezzante nei confronti delle istituzioni, dei sindacati e dei lavoratori in lotta». Ma sarà la stessa Regione, questo l’impegno preso nell’incontro (che sarà sancito da una delibera di Giunta), a sollecitare l’azienda affinché sia saldato quanto dovuto.
«È un impegno», spiegano Manca, Nappi e Loi, «che al momento soddisfa le nostre richieste e mette in sicurezza il lavoro e la dignità di tutte le maestranze che operano in quella miniera da quasi trent'anni».
Sino alla mezzanotte, i lavoratori saranno disponibili nel sito: poi subentrerà la società privata Mineraria Gerrei, che ha ottenuto le concessioni per far ripartire l’attività estrattiva da domani. «Oggi sono state avviate le interlocuzioni con l'azienda», spiegano i sindacati, «ma non è stato possibile chiudere un accordo che verrà raggiunto al più presto».
(Unioneonline/L.Ne.)