Settimo San Pietro, corse della metro soppresse e pendolari disperati: «Servizio da ripristinare»
In settecento hanno già firmato una petizione per attivare la corsa delle 8.34 per il Policlinico di MonserratoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
I disagi crescono e la protesta pure. Settecento pendolari di Settimo San Pietro, Sinnai e Maracalagonis, studenti e lavoratori, che quotidianamente devono recarsi dalla stazione della metro di Settimo San Pietro per raggiungere Monserrato, hanno firmato una petizione per il “Ripristino della corsa Settimo- Policlinico di Monserrato delle 8.34”. Il problema tocca in particolare gli studenti della Cittadella universitaria di Monserrato ed è nato con la soppressione della corsa delle 8.34. Da allora, sono costretti ad anticipare alle 7.44 il viaggio verso Monserrato, con arrivo previsto alle ore 7.53 viaggiando-si legge in una nota-in condizioni di estremo disagio, essendo la corsa utilizzata da un centinaio di persone, viaggiando «come sardine, considerando che l’inizio delle lezioni è previsto per le ore 9, si costringe così ad un’attesa di oltre un’ora. L’alternativa è quella di arrivare in ritardo, in quanto la corsa successiva a quella sopracitata è prevista per le ore 8.50».
Due studentesse di Settimo San Pietro, Elisa Corona e Aurora Demuro, della direzione del Circolo del Pd di Settimo San Pietro- affrontano il problema sostenendo che «gli stessi disagi si pongono nel corso della giornata per le corse di rientro, in quanto il lasso di tempo tra una corsa e l’altra è di almeno un’ora, con conseguente grande afflusso. Ci si domanda oltretutto perché nei giorni festivi c’è una frequenza di corse più che adeguata rispetto ai giorni feriali. Si precisa che le stesse lamentele sono state portate a conoscenza dell’Assessore regionale competente in materia e della Direzione generale dell’Arst».
Per il segretario del Pd di Settimo, Massimo Pusceddu, «I problemi riguardano non solo Settimo San Pietro ma anche, ovviamente, i comuni di Sinnai e Maracalagonis. Non si capisce inoltre- chiudono Elisa Corona e Aurora Demuro- per quale motivo il collegamento da questi comuni con la stazione di Settimo venga eseguito con un pullman enorme, solitamente vuoto, che spesso a Settimo crea problemi al traffico, quando invece si potrebbe utilizzare un mezzo più piccolo, più consono alle esigenze del caso».